Nella seduta del 27 settembre il Consiglio regionale ha adottato il nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, denominato ora piano dell’economia circolare.
Un piano che pone una sfida, da qui al 2035, per cogliere gli ambiziosi obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti, di recupero e riuso imposti dalla normativa europea. Costruendo l’autosufficienza dei tre ambiti in cui è suddivisa la Toscana (oggi non raggiunta nell’ambito della Toscana centrale), portando al 10% il quantitativo di rifiuti collocabili nelle discariche e spingendo sull’utilizzo dei rifiuti per produrre le cosiddette “materie seconde”, mediante la diffusione di un sistema di impianti innovativi a basso impatto ambientale.
Con l’adozione del piano inizia ora un processo di confronto e collaborazione con la comunità toscana, le autorità locali, le organizzazioni economiche e produttive, e i cittadini, tutti coloro che condividono l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti per la salvaguardia della salute e dell’ambiente. Sarà infatti possibile, nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione del piano, presentare osservazioni e proposte, che la Commissione Territorio e Ambiente prenderà in esame nella fase di approvazione definitiva dell’atto.
L’adozione del piano è arrivata dopo un intenso lavoro svolto in Commissione Territorio e Ambiente, dove da maggio ad agosto abbiamo incontrato quasi cinquanta soggetti interessati, a vario titolo, al tema rifiuti: dalle associazioni di categoria ai sindacati, dalle associazioni ambientaliste ai gestori di impianti e servizi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, dalle università ai consorzi di recupero dei principali materiali riciclabili. Un confronto, quello avuto con loro, da cui sono emersi anche dubbi e perplessità sulla capacità del piano di centrare gli ambiziosi obiettivi proposti. E che la fase delle osservazioni dovrà andare a dissipare e chiarire (QUI la relazione di piano).