Approvata dal Consiglio regionale, nella seduta del 12 giugno, una modifica “bipartisan” alla legge regionale 21 del 2015 sulla promozione dello sport.

L’assemblea legislativa di Palazzo del Pegaso ha infatti rivesto i criteri a cui i comuni devono far riferimento nei propri regolamenti per l’affidamento della gestione dei loro impianti sportivi ad associazioni, federazioni sportive, società.

L’affidamento dovrà avvenire tenendo conto della ‘storicità’ sul territorio dell’aspirante affidatario, nonché l’esperienza nel settore, delle tariffe praticate e dei prezzi d’accesso, dell’entità degli investimenti effettuati dai gestori uscenti sull’impianti gestiti, con particolare riferimento a quelli per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Da considerare, poi, l’affidabilità economica, la qualificazione professionale degli istruttori, degli allenatori e degli staff tecnici utilizzati, la capacità di realizzazione di progetti sportivi, con particolare riferimento all’eventuale organizzazione di attività a favore dei giovani ed all’avviamento allo sport dei diversamente abili e degli anziani.

Latra novità: nel regolamento gli enti locali potranno individuare specifiche modalità di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore, attraverso la co-programmazione e la co-progettazione come regolate dal Codice del Terzo Settore.