M come … MONTAGNA
Cosa abbiamo fatto
Il territorio montano rappresenta il 47% dell’intero territorio regionale, ma in essa vive meno del 12%della popolazione toscana, con una densità di 50 abitanti per chilometro quadrato, contro i 236 del territorio non montano. Contrastare l’abbandono della montagna, l’invecchiamento della sua popolazione, l’isolamento, la carenza di servizi e di opportunità è stato l’obiettivo del progetto regionale specifico adottato con il Programma Regionale di Sviluppo 2016-2020, che alle politiche per la montagna e per lo sviluppo delle aree interne, ha destinato 51,9 milioni di euro.
Nel novembre 2016 è stata approvata la “Strategia dell’area sperimentale Casentino-Valtiberina”, denominata “Toscana d’Appennino i monti dello spirito”, in attuazione della SNAI, la strategia nazionale per le aree interne, che sostiene e accompagna una progettazione territoriale sui temi dello sviluppo tenendo conto della necessità di affrontare i fattori di criticità. Le aree interne sono definite per il loro carattere di perifericità e di distanza non tanto o non solo geografica dai poli urbani, quanto dalla loro distanza dai centri di offerta dei servizi di base (istruzione secondaria superiore, ospedali sede di DEA, stazioni ferroviarie tipo “Silver”).
Nel gennaio 2018 è stato poi sottoscritto il relativo accordo di programma quadro, che prevede lo stanziamento di 10,5 milioni di euro destinati, fra l’altro, a supportare progetti per l’assistenza domiciliare, il potenziamento dei servizi a distanza, il rafforzamento del trasporto scolastico, lo sviluppo del turismo sostenibile e dell’economia legata al bosco, l’educazione e formazione a distanza.
Nel giugno 2019 approvata la legge regionale numero 34, relativa a “Politiche per la montagna e interventi per la valorizzazione dei territori montani”, con la quale viene disposto un rafforzamento delle politiche per la montagna, implementando gli obiettivi da perseguire per realizzare lo sviluppo dei territori montani ed individuando, nell’ambito degli strumenti normativi regionali, i migliori processi per la realizzazione degli stessi. La legge, inoltre, istituisce la Conferenza permanente per la montagna, quale organo di cooperazione interistituzionale.
Nell’aprile 2020, approvato il protocollo d’intesa tra Regione Toscana ed Anci Toscana per l’implementazione e lo sviluppo delle politiche per la montagna toscana di contrasto e di prevenzione del fenomeno dello spopolamento, con l’obiettivo di sviluppare azioni e progettualità integrate al fine di reperire fondi e consentire uno sviluppo organico di queste aree, anche attraverso la formazione, la garanzia dei servizi digitali e lo sviluppo delle ITC e delle telecomunicazioni e il sostegno ad attività imprenditoriali per generare reddito e incrementare l’occupazione.
Cosa vogliamo fare
Attivare un progetto pilota per sostenere il reddito dei residenti nelle aree montane più marginali, attraverso ‘patti di comunità’ sostenuti economicamente dalla Regione e sottoscritti fra gli enti locali territorialmente interessati e cittadini che si impegnano a prendersi cura del territorio, realizzando piccoli interventi di manutenzione (pulitura fossi, conservazione muri a secco, pulitura del sottobosco) a garanzia della sicurezza idraulica e idrogeologica ‘a valle’.
Internet veloce per tutti i comuni dei territori montani, principalmente attraverso la banda ultra larga, per garantire la fornitura di servizi avanzati alle persone e alle imprese, così da sviluppare una economia immateriale sostenibile e che crea reddito e ricchezza.
Mediante l’accordo integrativo regionale con i mdici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, remunerare adeguatamente l’insediamento di questi professionisti nei territori montani.
Rivedere le contribuzioni per i servizi alla prima infanzia e alle scuole materne, favorendo le sezioni in luogo del numero effettivo di bambini frequentanti, per consentire il mantenimento di servizi 0-6 nelle aree marginali.