Nella seduta del 23 novembre il Consiglio regionale ha approvato importanti modifiche alla legge regionale in materia di governo del territorio, la ormai nota legge 65 del 2014. Modifiche inerenti gli aspetti legati all’attività edilizia.
Il provvedimento approvato, infatti, adegua la legislazione toscana ad una sentenza della Corte Costituzionale e alle innovazioni che il decreto semplificazioni ha apportato al testo unico dell’edilizia. Una legge molto attesa, dai comuni e dai professionisti del settore, anche per consentire ai cittadini della regione di sfruttare al meglio i bonus e le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e gli adeguamenti sismici ed energetici oggi disponibili.
Le principali novità introdotte nella legislazione regionale riguardano la proroga degli strumenti urbanistici, la disciplina degli interventi di nuova costruzione, l’individuazione dell’attività sottoposta a permesso a costruire o a SCIA, una nuova determinazione delle tolleranze costruttive.
Come Partito Democratico abbiamo inserito alcune modifiche, relative alla legittimità dello stato di fatto degli immobili, alle variazioni costruttive essenziali, alle modalità di realizzazione degli interventi di demolizione e ricostruzione. Modifiche che rafforzano il principio del recupero di volumi dimessi e contrastano il consumo di nuovo suolo.
Siamo infine intervenuti posticipando alla fine del 2022 le scadenze entro le quali i comuni devono allineare gli strumenti urbanistici alla legge urbanistica regionale. Una proroga necessaria a causa del perdurare della pandemia.