A distanza di ben ventotto anni cambia la legge regionale che disciplina la ricerca e la coltivazione del tartufo. Una legge attesa e non facile da costruire, in considerazione dei tanti e spesso divergenti interessi che ruotano, anche in Toscana, attorno a questo mondo.
La nuova legge tutela il principio della libertà di ricerca da parte dei soggetti abilitati, mettendo un limite alla possibilità di destinare le aree dove effettivamente nasce il tartufo a raccolta riservata, e imponendo corridoi di almeno cinquanta metri fra tartufaie a raccolta riservata dove consentire comunque la libera ricerca.
Rivisti anche gli orari per la ricerca, e il calendario stagionale, per favorire i cercatori toscani. Infine, con un ordine del giorno collegato alla legge, il Consiglio ha impegnato la Giunta ad aggiornare la mappatura delle aree tartufigene, proprio per far emergere ancora meglio quelle che sono le zone dove il prezioso e ambitissimo tubero è effettivamente presente.