Il Tribunale del Lavoro di Firenze ha sancito come viziato da comportamento antisindacale il licenziamento collettivo operato dalla GKN di Campi Bisenzio. E lo ha annullato. Un punto a favore dei 422 lavoratori in una ‘battaglia’ che non è soltanto per la difesa del loro impiego, ma di un modello di relazioni fra impresa, lavoro e territorio che questa vicenda sta rischiando di compromettere.
L’economia, ripartita nonostante il Covid – grazie a vaccinazioni, mascherine e ora green pass – per consolidarsi necessita di un quadro regolatorio dei rapporti fra i ‘fattori produttivi’ che tuteli il fare impresa, cogliendo le opportunità del Recovery Fund, senza compromettere diritti e tutele dei lavoratori.
I troppi incidenti mortali sul lavoro di questi mesi, anche in Toscana, sembrano infatti un dazio irragionevole pagato all’incremento della capacità produttiva. Il rischio che la ripresa sia una lotta al ribasso dei diritti – meno sicurezze, meno costi, più produttività – è reale.
Bene tutte le leggi che vadano a colmare vuoti normativi, a tutela del lavoro e del corretto fare impresa. Ma quel che serve, soprattutto, è un vero nuovo patto tra gli attori del sistema economico.
Su questo le istituzioni possono fare tanto, soprattutto in termini di impulso nei confronti di parti datoriali e organizzazioni sindacali.
Crediamoci. E diamoci da fare.