H come … HANDICAP

Cosa abbiamo fatto

Un tema vastissimo, quello delle politiche a sostegno delle persone con handicap per garantire loro pari opportunità e le migliori condizioni di vita, che riguarda moltissimi ambiti dell’azione regionale, dalla sanità alle politiche sociali, dalla scuola al lavoro, dal superamento delle barriere architettoniche all’accessibilità su mezzi di trasporto pubblico, solo per citarne alcune.

Una pluralità di settori di intervento che abbiamo voluto provare, per la prima volta, a ricondurre ad unitarietà nel corso di questa decima legislatura regionale, approvando nell’ottobre 2017 la legge numero 60, “Disposizioni generali sui diritti e le politiche per le persone con disabilità”, il primo vero testo organico dedicato alla individuazione delle azioni regionali in favore delle persone con handicap. Un testo che interviene sulla semplificazione dei procedimenti per l’accesso a prestazioni e benefici da parte delle persone con disabilità, sull’accertamento sanitario della disabilità, sul sostegno alla realizzazione del progetto di vita delle persone disabili, con i progetti per la “vita indipendente” e per il “Dopo di Noi” sul superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e nelle abitazioni privati, sulle agevolazioni per l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico a garanzia della mobilità della persona disabile.

Con la legge regionale 27 dicembre 2018, n. 73 (Disposizioni di carattere finanziario. Collegato alla legge di stabilità per l’anno 2019) la Regione ha istituito un contributo annuale per il triennio 2019-2021 di 700 euro destinato alle famiglie per ogni minore in condizione di disabilità grave.

Nel gennaio 2019 è stato costituito il Forum delle Associazioni delle persone con disabilità ed è stato approvato l’accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Federsanità ANCI Toscana, finalizzato al supporto alla governance istituzionale multilivello, allo sviluppo di misure relative ai percorsi dedicati alle persone con disabilità, alla mutualità integrativa in sanità. Biennio 2019-2020.

Dal 2015 al 2017 sono state sostenuti economicamente diversi progetti sperimentali innovativi in materia di percorsi assistenziali per anziani, disabili e minori, anche nell’ambito dell’autonomia abitativa.

Con le risorse del Fondo Sociale europeo i progetti per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, attraverso il coinvolgimento delle zone distretto e del sistema della cooperazione sociale di tipo B, cui peraltro con legge regionale si sono garantiti soglie di accesso agli affidamenti di forniture di servizi di competenza della regione e degli enti locali, proprio per tutelare i progetti riabilitativi propri della loro attività. Per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e per il sostegno alle imprese che impiegano personale con disabilità sono stati erogati nel settennato 2014-2020 complessivi 62 milioni di euro.

Per il sostegno alla non autosufficienza erogati nel quinquennio in provincia di AREZZO 25,9 milioni di euro.

Per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle civili abitazioni stanziati nel quinquennio per tutta la regione 9,2 milioni di euro.

Sottoscritto un protocollo con ANMIL Toscana per portare nelle scuole la testimonianza di chi ha avuto incidenti sul lavoro per sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza e per sperimentare forme di ricollocamento mirato degli invalidi per lavoro.

Cosa vogliamo fare

Rafforzare con le risorse della nuova programmazione comunitaria FSE le misure per il collocamento lavorativo dei soggetti con disabilità, migliorando la capacità di individuare e valorizzare le attitudini della persona , per un suo migliore inserimento nel contesto lavorativo più idoneo, e strutturando per le imprese la figura del “disabilità manager”, in grado di gestire nel migliore dei modi l’inserimento del lavoratore con disabilità in azienda, per un suo più rapido ed efficiente inserimento nei processi produttivi.

Rafforzare le misure di sostegno all’inclusione scolastica dei bambini con disabilità fin dalla scuola dell’infanzia, valorizzando le iniziative proposte dal basso, come il progetto “ALL INCLUSIVE” di FISM.

Favorire l’accesso all’impiantistica sportiva pubblica o di uso pubblico per le esperienze sportive specificamente dedicate alle persone con disabilità, come “Special Olympics”.

Sostenere l’attività della cooperazione di tipo B nel contesto di esperienze di lavoro per soggetti con disabilità, valorizzandone la funzione terapeutico-riabilitativa.