Credo che una seria agenda di governo non possa prescindere dal problema/opportunità della Toscana delle periferie, della Toscana rurale che vive nei borghi, nei paesi di poche migliaia o anche di sole centinaia di abitanti, che meritano attenzione, servizi, opportunità. Perché il loro stesso esserci lì garantisce presidio e cura del territorio, conservazione di memoria e tradizioni, tutela dell’ambiente e del territorio.
In questi anni abbiamo lavorato per confermare servizi e condizioni di vivibilità. Il grande progetto della strategia nazionale delle aree interne ha vissuto la sua sperimentazione toscana in Casentino, con un connubio risorse – progetti di significativo impatto. Abbiamo lavorato su servizi alla prima infanzia e dimensionamento scolastico, per garantire la migliore risposta possibile ad una delle principali necessità di chi intende vivere in quelle zone. Abbiamo investito sui servizi minimi per garantire un trasporto pubblico sufficiente. Abbiamo convogliato risorse per l’assistenza sanitaria, mantenendo giustamente in attività presidi ospedalieri necessari per la tranquillità della gente.
Oggi, che il Covid ci spinge verso la rarefazione del vivere, verso un ‘de-inurbamentno’, dobbiamo pensare ad un nuovo, più efficace, modello di sostegno alla vivibilità nelle aree periferiche.
Centrale, in questo processo, completare il sistema di collegamenti informatici con la banda larga e ultra larga, condizione necessaria per offrire servizi moderni ed efficienti e costruire condizioni per creare nuova attività economica, dunque occupazione.
Le risorse dell’Unione Europea per la ripresa economica post-Covid dovranno andare prioritariamente anche su questa primaria esigenza infrastrutturale.
Poi, un grande ‘patto di comunita’, fra Regione, enti locali e cittadini che si impegnano a mantenere il territorio dietro corresponsione di un sussidio economico che integri il loro reddito, con la realizzazione di piccole attività di cura del territorio altrimenti non realizzabili a cura delle amministrazioni pubbliche.
Un progetto che costituirà la mia prima iniziativa legislativa della prossima legislatura e che intendo costruire coi i territori nel corso di questa campagna elettorale.