Il Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo al ritorno alle tre zone sociosanitarie autonome Aretina, del Casentino e della Valtiberina. Finisce, dunque, la ‘zonona’ varata dalla riforma del 2017, riforma proposta che io non votai proprio per rimarcare i dubbi su un’aggregazione che interessava territori tanto distinti tra loro, soprattutto per caratteristiche morfologiche. Riforma, però, in cui avevo fatto inserire una clausola valutativa che ci consentisse di poter rivedere le decisioni prese con quella legge. In questi anni, interloquendo con amministratori locali, operatori, cittadini, assieme ai colleghi consiglieri del PD della provincia di Arezzo che si sono succeduti in questi anni, abbiamo attentamente monitorato l’evoluzione della riforma sul nostro territorio. Preferendo l’analisi della situazione alle sparate sui giornali. Complice il Covid, ora era arrivato il momento di ricostruire una maggiore prossimità dell’organizzazione zonale rispetto ai bisogni del territorio. Lo abbiamo chiesto. Lo abbiamo ottenuto. Nessuna rivendicazione di merito. Non è il nostro modo di fare. Solo la necessità, però, di rappresentare le cose come si sono realmente concretizzate.