Con due delibere il Consiglio regionale ha proceduto all’adozione di due distinti progetti di paesaggio: uno relativo ai territori del Pratomagno, l’altro all’isola di Capraia.
Dopo quello relativo al recupero delle Leopoldine, progetto approvato dal Consiglio regionale, si avviano dunque altri due degli strumenti introdotti dal Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) con valenza di Piano Paesaggistico. Progetti che hanno lo scopo di favorire la qualificazione e valorizzazione dei paesaggi regionali attraverso azioni multisettoriali e integrate, con il determinante concorso degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica degli enti territoriali. Progetti che perseguono la tutela, e la conseguente perpetuazione, di testimonianze fondamentali per la riconoscibilità del paesaggio toscano, senza comprometterne una fruizione compatibile e, negli auspici, produttrice di un nuovo, sostenibile, sviluppo economico del territorio.
Il Progetto di Paesaggio del Pratomagno nasce dal Protocollo d’intesa siglato nel 2018 – in stretta continuità con il percorso iniziato nel 2015 che ha posto le prime linee guida di promozione del territorio, tra cui la Carta di sviluppo per il Pratomagno e le mappe di valorizzazione – tra Regione, Unione dei Comuni del Pratomagno, Unione dei Comuni montani del Casentino, i Comuni di Loro Ciuffenna (capofila), Terranova Bracciolini, Castelfranco, Pian di Scò, Castiglion Fibocchi, Reggello, Pelago, Montemignaio, Castel San Niccolò, Poppi, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano e Talla.
Mi preme in particolare segnalare le opportunità che questo progetto indica per il recupero della rete di manufatti storici collinari e pedemontani (mulini, essiccatoi, edifici rurali), elementi essenziali dell’identità di un territorio, da promuovere attraverso la sua rete di itinerari e cammini, con un’interconnessione con le aree limitrofe, quali il Casentino. In quest’ottica auspico che da questo Progetto possano emergere quelle iniziative che con la legge 35 del 2018 abbiamo cercato di promuovere, per la costruzione di una rete di cammini locali di interesse regionale, capaci di intersecare i grandi itinerari.
La stretta connessione fra tutela e promozione del paesaggio quale risorsa per un nuovo sviluppo emerge evidente da entrambi i progetti, il cui contenuto ‘normativo’, fatto di direttive e prescrizioni, esula da un carattere meramente vincolistico, per costruire le condizioni su cui la pianificazione territoriale ed economica locale possa intervenire in sicurezza, garantendo certezze anche agli investitori economici
L’impegno, ora, è di dare gambe a questa progettazione, sostenendo interventi di recupero e di sviluppo di forme di economia locale sostenibile attraverso la nuova programmazione dei fondi strutturali (QUI i materiali del Progetto di Paesaggio del Pratomagno).