Il tema è di straordinaria, anche drammatica, attualità. Garantire i diritti ai lavoratori della cosiddetta ‘gig economy’, in particolare ai cosiddetti riders, quelli che sfrecciano nelle vie delle città su bicilette (soprattutto) e motorini per portare nelle nostre case il pranzo o la cena che vogliamo. Molto stanno facendo i sindacati, concordando con le piattaforme che gestiscono queste nuove tipologie di lavoratori l’applicazione di contratti che offrano diritti e tutele, superando il concetto, non attinente alle mansioni svolte, di ‘lavoratore autonomo’. Anche il Consiglio regionale ha voluto offrire il suo contributo, approvando una legge incentrata sull’implementazione delle loro condizioni di sicurezza. Il provvedimento, infatti, dispone che la Giunta regionale approvi un progetto di analisi e valutazione dei rischi, da svilupparsi con i servizi prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro delle aziende unità sanitarie locali, relativo alle specificità emergenti nel contesto dell’economia digitale dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali, che porti alla elaborazione di un documento tecnico di valutazione dei rischi. Con i seguenti obiettivi: individuare nel dettaglio i rischi che affrontano, per la peculiare attività che svolgono, i riders, come lo stress lavorativo intrinsecamente connesso ai tempi di consegna, l’assegnazione dei turni, la distribuzione delle occasioni di lavoro e dei luoghi di svolgimento dell’attività, definendo al contempo le modalità di mitigazione dei rischi e individuando i dispositivi di protezione individuale più idonei per lo svolgimento dell’attività. Il documento individuerà poi i contenuti di dettaglio della formazione specifica e obbligatoria posta a carico delle imprese, con particolare attenzione al Codice della strada e al mezzo di trasporto utilizzato per la prestazione di lavoro, per impedire che i lavoratori possano correre rischi a causa della loro scarsa conoscenza dei rischi stessi e delle regole da osservare, ma anche a maggior tutela della collettività (QUI il testo della legge).