Era uno degli impegni che avevamo preso nel dibattito consiliare sull’inchiesta giudiziaria relativa allo smaltimento irregolare dei rifiuti prodotti dal distretto conciario. Rafforzare l’osservatorio sulla legalità, strumento di controllo attivato dal Consiglio regionale a fine della scorsa legislatura.

Un impegno mantenuto, con l’approvazione della legge numero 20 del 16 giugno, che ha integrato le funzioni dell’osservatorio, rivisto la sua composizione e disciplinato la conferenza annuale sulla legalità. Fra le funzioni assegnate all’organismo, importante quella della raccolta di informazioni funzionali a verificare il progredire della presenza o delle infiltrazioni delle organizzazioni mafiose, nonché l’analisi delle principali cause dei fenomeni di infiltrazioni malavitose, del lavoro irregolare, della corruzione, dell’usura, dell’estorsione e del riciclaggio presenti nel territorio regionale. Compito dell’Osservatorio, inoltre, elaborare linee guida e buone pratiche per la prevenzione ed il contrasto della criminalità organizzata, da condividere con la Regione e con gli enti locali.

Centrale per l’attività dell’Osservatorio il comitato d’indirizzo, presieduto da una figura in possesso di comprovata esperienza nel campo sociale o nei settori della prevenzione del crimine, della promozione della legalità, del contrasto ai fenomeni di stampo mafioso e della criminalità organizzata. La legge, infine, prevede che l’Osservatorio, d’intesa con il Consiglio regionale, organizzi annualmente una conferenza quale momento pubblico di confronto e dibattito sulle sue attività (QUI il testo della legge).