Nell’ultima seduta di Consiglio abbiamo approvato la modifica alla legge forestale regionale, che come Partito Democratico avevamo presentato per provare a superare le difficoltà che molte imprese forestali stanno affrontando da quando, per effetto di una pronuncia del Consiglio di Stato, nelle aree a vincolo paesaggistico anche i semplici interventi di manutenzione sono stati sottoposti ad autorizzazione paesaggistica. Già come Consiglio avevamo licenziato una proposta di legge al Parlamento, perché si superasse questa rigida interpretazione, che spesso ha l’effetto di bloccare interventi fondamentali per consentire al bosco di prosperare e di mantenersi sano e sicuro, presidio importante per la difesa idrogeologica del territorio. Con questo nuovo provvedimento abbiamo provato ad inserirci negli spazi non disciplinati dal Consiglio di Stato, introducendo nella legislazione forestale regionale la previsione che interventi ordinari di cura del bosco possano avvenire anche in aree vincolate, senza necessità di autorizzazione paesaggistica preventiva – che ritarda i tempi e comporta costi aggiuntivi – quando il vincolo è relativo soltanto a determinati beni specifici dell’area. A titolo d’esempio, se l’area è vincolata perché sono vincolati alcuni alberi, l’intervento proposto consente di poter intervenire su quegli altri non specificamente vincolati senza autorizzazione preventiva. Un tentativo, il nostro, di superare l’impasse che sta danneggiando molte imprese forestali della Toscana e che rischia di ridurre il fondamentale lavoro di cura del bosco.