Ha ragione Enrico Letta quando dice che il 26 settembre vogliamo trovare “un’Italia pronta ad andare avanti e non costretta a guardare indietro”. Avanti nel sostegno a famiglie ed imprese contro il caro energia, conseguenza dell’aggressione di Putin all’Ucraina. Avanti nell’evoluzione dei diritti, a cominciare da quello ad un lavoro sicuro e adeguatamente retribuito. Avanti nel rafforzamento della sanità pubblica, con cure accessibili a tutti. Avanti nel protagonismo in una nuova Europa, sempre più solidale.

È questo il voto utile: impedire che nei collegi uninominali, dove vince chi prende un voto in più degli altri, la destra prevalga. Una destra che ci spaventa soprattutto non perché non ha voluto fare i conti con la propria storia, ma perché portatrice di una proposta di governo che peggiorerà la vita agli italiani, isolandoci anche dal resto d’Europa.

Ed il voto utile, nella provincia di Arezzo, è solo quello a Vincenzo CECCARELLI, per la Camera dei Deputati, e per Silvio FRANCESCHELLI, per il Senato. Due amministratori che hanno dimostrato, coi fatti, di lavorare per le loro comunità. E di cui c’è, ora, bisogno in Parlamento.

Votare Vincenzo CECCARELLI è darsi la possibilità di avere un aretino in Parlamento, che conosce molto bene i problemi del territorio.