Z come … ZEROSEI
Cosa abbiamo fatto
L’ultima lettera del nostro Alfabeto è ancora dedicata ai bambini, il futuro di questa Regione, e alle politiche che abbiamo sviluppato e volgiamo attivare perché in Toscana nascano e crescano bene nuovi bambini, invertendo il processo di invecchiamento oramai in corso da tempo. Mettere risorse sugli incentivi alla natalità e sui servizi ala prima infanzia, per supportare le famiglie nella cura dei piccoli e costruire le condizioni perché davvero si possa conciliare vita familiare ed impegni professionali è l’unico, vero investimento che possiamo fare sul futuro.
In questi cinque anni non abbiamo fatto poco.
Per sostenere le famiglie i cui figli frequentano le scuole paritarie dell’infanzia, quelle dei comuni e del privato sociale, strumento essenziale per garantire disponibilità di posti e superamento delle liste di attesa, erogati contributi per complessivi 3,2 milioni di euro.
Per le stesse finalità di garantire il soddisfacimento della domanda di servizi, erogati ai comuni complessivamente oltre 9 milioni di euro per le scuole paritarie.
Nel maggio 2016 approvato l’accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e l’Istituto degli Innocenti per la programmazione triennale delle attività del’Istituto che, ai sensi della legge regionale 31/2000, svolge per conto della Regione attività in materia di conoscenza della condizione dell’infanzia, dell’adolescenza, delle famiglie e dei servizi, realizza azioni continue di promozione, informazione e formazione con il coinvolgimento dei principali stakeholders di riferimento; promuove e gestisce attività di documentazione e promozione, supporta la Regione nei processi di innovazione e sviluppo dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari, nonché cura lo sviluppo di moduli inediti nell’ambito del sistema informativo regionale di area sociale; realizza ricerche empiriche, studi e approfondimenti mirati. Per l’attuazione dell’accordo stanziati 2.465.000 euro.
Nel dicembre 2018 approvato l’accordo di collaborazione fra Giunta regionale, Consiglio Regionale della Toscana e ANCI Toscana finalizzato alla migliore organizzazione dei servizi per la prima infanzia e allo sviluppo di nuove tecnologie che consentano una più diretta ed efficiente gestione dei rapporti tra famiglie e servizi.
Sempre ne dicembre 2018 approvata la legge numero 73 (Disposizioni di carattere finanziario. Collegato alla legge di stabilità per l’anno 2019.) che, all’articolo n. 5, istituisce per il triennio 2019 – 2021 un contributo finanziario annuale a favore delle famiglie con figli minori disabili gravi, dell’importo di 700 euro per ogni minore disabile in presenza di un’accertata condizione di handicap grave.
Nel maggio del 2019 nominato dal Consiglio regionale il nuovo Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Nella primavera del 2020 promosso il secondo avviso regionale finalizzato al sostegno dell’accoglienza dei bambini nei servizi per la prima infanzia (3-36 mesi) per l’anno educativo 2020/2021, con un impegno economico di 14,5 milioni di euro.
Cosa vogliamo fare
Una legge che, in similitudine con la legge regionale numero 81 del 2020 relativa alla promozione delle politiche giovanili regionali, porti in un ‘testo unico’ tutte le misure della regione in favore della natalità e della cura e assistenza dei bambini nella fascia anagrafica 0-6 anni, dall’educazione allo sport, dall’assistenza sanitaria dedicata agli interventi a carattere sociale, la cui attivazione sia demandata ad uno piano annuale da redigere in coerenza con uno specifico progetto a questi dedicato nell’ambito del Programma Regionale di Sviluppo;
Introdurre la gratuità dei servizi alla prima infanzia (0-3) anni per le famiglie con reddito ISEE inferiore ai 40 mila euro l’anno;
Nell’ambito delle politiche per la riqualificazione dell’ambiente nelle aree urbane, erogare incentivi agli enti locali per la riorganizzazione dei giardini pubblici con l’attivazione di interventi espressamente dedicati all’infanzia (attrezzature ludiche, servizi igienici, servizi di ristoro improntati ad una corretta educazione alimentare, servizi di videosorveglianza);
Nell’ambito delle politiche a sostegno della cultura e dello spettacoli, sostenere il lavoro della rete delle biblioteche per l’infanzia e la diffusione del teatro per bambini.