Con l’illustrazione da parte dell’Assessore Baccelli, l’8 di ottobre, nella Commissione Territorio e Ambiente, è iniziato il percorso di revisione della legge urbanistica, in attuazione del decreto semplificazioni e della sentenza della Corte Costituzionale numero 2 del 2021.

Come ricordato dall’Assessore, le modifiche vogliono andare a favorire interventi di riuso e riqualificazione del patrimonio, nell’ottica della semplificazione. Tra le modifiche introdotte assumono particolare rilievo la diversa nozione di ristrutturazione edilizia, che è stata ampliata, la possibilità di comprendere anche interventi di aumento di volumetria, la proroga del piano operativo dei Comuni da tre a cinque anni, il dimezzamento dei tempi di attesa per l’autorizzazione sismica. L’entrata in vigore di queste modifiche verrà accompagnata da una disposizione transitoria che faccia salva, per quanto riguarda le categorie di intervento edilizio, la disciplina sostanziale degli interventi dettata dagli strumenti urbanistici comunali. Compete, infatti, ai comuni stabilire in concreto quali siano gli interventi ammissibili sui diversi edifici del proprio territorio, a prescindere da come tali interventi sono definiti dalla normativa, lasciando alla legge regionale il compito di individuare il regime amministrativo e la disciplina sanzionatoria, nel rispetto di quella statale.

Sulla proposta di legge consultazioni il 22 settembre (QUI il testo delle modifiche).