Cambiano le regole per i bandi di accesso all’edilizia residenziale pubblica. Il Consiglio regionale ha approvato alcune modifiche alla legge regionale 2 del 2019, necessarie per adeguare la normativa alle sentenze della Corte Costituzionale che hanno dichiarato illegittimo il vincolo dei cinque anni di residenza per poter partecipare ai bandi per l’assegnazione delle case popolari. Un provvedimento urgente, per consentire ai Comuni di rilasciare i bandi senza il rischio che venissero impugnati e annullati dai tribunali amministrativi. Il vincolo rimosso diventa però una premialità: in relazione agli anni di residenza, verrà riconosciuto un punteggio crescente per la formazione delle graduatorie. Introdotto, infine, con un emendamento in aula, l’obbligo di documentare redditi e proprietà all’estero per coloro che mantengono ancora la residenza fiscale fuori dall’Italia (QUI il testo della legge come licenziato dalla commissione).