Via libera dal Consiglio regionale alla suddivisione della Toscana nei cosiddetti “ambiti territoriali e ottimali” per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di protezione civile. Un adempimento, questo, reso obbligatorio dal nuovo Codice nazionale della Protezione Civile, varato nel 2018, e dalla legge che nel 2020 ha riorganizzato anche il sistema toscano.

L’ambito territoriale e organizzativo ottimale di protezione civile è un territorio individuato dai confini amministrativi di uno o più Comuni in cui le funzioni di protezione civile trovano una dimensione territoriale e organizzativa ottimale per il lo svolgimento. In particolare, l’ambito individua un contesto territoriale in cui la pianificazione di emergenza e la gestione della risposta, in caso di evento che supera la capacità di risposta locale, permettono di valorizzare le sinergie delle componenti presenti sul territorio.

Nella individuazione degli ambiti il legislatore nazionale ha posto quali limiti non derogabili il fatto che gli ambiti appartengano ad una sola provincia o città metropolitana e che siano caratterizzati da continuità territoriale. I comuni che afferiscono ad un’isola, poi, costituiscono “ex lege” un unico ambito territoriale, come i comuni capoluogo di provincia (QUI l’elenco degli ambiti).