Approvate dal Consiglio regionale, nella seduta del 26 novembre, nuove disposizioni in materia di bonifica dei siti inquinati.
È stato prorogato di due anni, fino al 31 dicembre 2026, l’ufficio comune regionale, che può supportare province e città metropolitana nell’esercizio delle funzioni amministrative a loro riattribuite nel 2023. Una proroga chiesta dalle stesse province, per avere più tempo per organizzare i propri uffici.
Per superare un possibile rischio di conflitto di legittimità costituzionale, fra la legislazione regionale ed il Codice dell’Ambiente, è stata poi estesa l’applicazione della limitazione agli interventi edilizi realizzabili anche ai siti sui quali non è stata ancora effettuata una verifica delle matrici ambientali, a seguito di eventi che lì siano accaduti e che possano essere in grado di contaminarli.