La mancanza di autonomia è spesso una delle condizioni che impediscono alle donne di uscire da percorsi di maltrattamenti e violenze. Da questa valutazione muove l’iniziativa assunta dalla Regione, in collaborazione con ARTI, l’agenzia regionale per l’impiego, che ha attivano due misure proprio a sostegno dell’autonomia della donne vittime di violenza. Si tratta di iniziative volte a favorire la partecipazione a percorsi di formazione e di reinserimento lavorativo. La prima misura prevede contributi diretti individuali per lo svolgimento di almeno due politiche attive del lavoro tra orientamento specialistico/bilancio di competenze, accompagnamento al lavoro o all’attivazione di un tirocinio, inserimento in percorsi formativi presso i Web Learning Point dei Centri per l’impiego, consulenza all’autoimpiego, inserimento in percorsi formativi di breve o di lunga durata. I contributi saranno erogati sia sotto forma di indennità di partecipazione (pari a 500 euro una tantum) sia come indennità per la frequenza di percorsi formativi (per una cifra massima di 2700 euro a seconda del percorso prescelto).
A supporto dei percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro potranno essere erogati anche contributi supplementari (per un massimo di 1000 euro). Sono previsti contributi a sostegno della mobilità geografica, attraverso rimborsi forfettari per trasporti e contributi a sostegno della conciliazione vita-lavoro tramite voucher per l’acquisto di servizi rivolti a figli/e minori di 13 anni o in condizioni di non autosufficienza e/o disabilità certificate.
La seconda misura sostiene invece tirocini di orientamento, formazione e inserimento lavorativo promossi dai Centri per l’impiego della Regione Toscana, cooperative sociali o altri enti del terzo settore. In questo caso il contributo, che non potrà superare 500 euro mensili (per un minimo di 2 mesi e un massimo di 12), verrà erogato ai soggetti che ospitano il tirocinio: datori di lavoro e imprese ed enti del terzo settore.
Per fruire delle due misure sono stati pubblicati due appositi avvisi che rimarranno aperti fino al 30 settembre 2022. Tra i requisiti per l’accesso ai contributi: la residenza o il domicilio in Toscana; la presa in carico e l’inserimento in percorsi di protezione dalla violenza certificati dai Servizi Sociali territoriali o dai Centri antiviolenza o dalle Case Rifugio, lo stato di disoccupazione e la stipula di un Progetto per l’occupabilità presso un Centro regionale per l’impiego (QUI gli avvisi).