Approvata nell’ultima seduta di Consiglio la legge che regola le modalità con cui gli operatori economici (utenze non domestiche) devono comunicare ai gestori pubblici del servizio rifiuti di non conferire più presso di loro i propri rifiuti urbani, ma di avviarli al recupero e riciclo attraverso specifici operatori di mercato.
Da inizio 2021, infatti, è operativa la modifica introdotta al Codice dell’Ambiente dal decreto legislativo 116 del 2020, che consente, nell’ottica di favorire l’economia circolare, questo tipo di opzione.
Con questa legge la Regione interviene a regolare le modalità di comunicazione da parte degli operatori economici sia al gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, sia al comune territorialmente competente. La comunicazione deve avvenire entro il 31 maggio di ogni anno (come previsto dal DL 41/2021) perché il conferimento all’operatore di mercato possa essere operativo dall’anno successivo, alla comunicazione occorre allegare copia del contratto sottoscritto con l’operatore di mercato, da cui si comprendano le tipologie e i quantitativi di rifiuti inviati a recupero e riciclo e gli impianti di destinazione. Tale scelta di norma ha la durata di cinque anni, e comporta, ovviamente, la riduzione della tariffa applicata dal gestore pubblico in ragione della riduzione dei rifiuti ad esso affidati.
Per quanto riguarda il 2021, la legge fa salve le comunicazioni già pervenute dall’inizio dell’anno, e consente, sempre entro il 31 maggio, di poter esercitare l’opzione a chi ancora non lo ha fatto ma è intenzionato a conferire i propri rifiuti urbani ad un operatore di mercato. L’opzione così comunicata sarà valida già per quest’anno.