Cosa abbiamo fatto
È arrivato. Improvviso. A sconvolgere le nostre vite. A recluderci nelle nostre case per settimane, mesi.
Il Covid-19 non è stata (non è) soltanto una prova durissima anche per la comunità toscana. E’ stato – ed è – un banco di prova dell’efficacia dell’azione di governo in emergenza della Regione. Non solo per le politiche sanitarie, attive a sostenere un sistema che ha egregiamente retto all’impatto, devastante, della pandemia.
La Toscana ha dunque retto, egregiamente, sotto il profilo sanitario. Sta pagando, non poco, gli effetti dell’inevitabile lockdown, in termini di economia, dunque di lavoro. Ha cercato di attutire gli effetti negativi della didattica a distanza, intervenendo in autonomia nella fornitura dei tablet mancanti alla popolazione studentesca, per colmare le lacune delle forniture statali (con 500.00 euro del proprio bilancio).
La gestione dell’emergenza Covid è stato un “governo nel governo”: 85 ordinanze del Presidente della Regione, per la gestione dell’emergenza, 89 atti di Giunta regionale, innumerevoli decreti dirigenziali, una decina di provvedimenti legislativi dedicati. Oltre all’attività ordinaria. Sedici milioni di mascherine distribuite gratuitamente alla popolazione (dato aggiornato al 31 luglio).
Questi alcuni dei provvedimenti con cui la Regione ha inteso affrontare non solo l’emergenza, ma anche i suoi effetti sulle ordinarie politiche di settore, perché la Toscana andasse comunque avanti e potesse ripartire. Facendo tesoro anche di questa esperienza.
In marzo approvato il protocollo di intesa per l’individuazione di forme di supporto alle categorie a rischio per l’acquisto di beni di prima necessità. Adottata una misura straordinaria e urgente per il Sostegno al pagamento del canone di locazione ai soggetti in difficoltà in conseguenza dell’emergenza epidemiologica Covid-19. Approvate le linee guida per la gestione delle competenze regionali istruttorie in materia di cassa integrazione in deroga e attivato il protocollo con le banche per la concessione di anticipazioni della stessa in condizioni di favore per il lavoratore interessato.
In aprile approvata la legge numero 24, contenente misure economiche di sostegno a favore del personale operante nel servizio sanitario regionale impegnato nella gestione della emergenza epidemiologica da COVID-19, con una dotazione di 32 milioni di euro. Sempre in aprile, approvato il protocollo di intesa tra Regione Toscana ed ANCI Toscana per favorire la distribuzione ed il consumo di produzioni agroalimentari toscane di qualità, particolarmente nell’ambito del commercio di prossimità fortemente riconsiderato nella fase di lockdown quale servizio al cittadino. Aperto il bando per la ricerca sanitaria dedicata al Covid-19, rivolto agli operatori del Servizio sanitario regionale, dotato complessivamente 18 milioni di euro.
Nel mese di maggio, stanziati 2.000.000 di euro in favore dei comuni che, in collaborazione con realtà territoriali del terzo settore, organizzavano in sicurezza l’attività dei centri estivi, per riportare bambini e ragazzi alla socialità perduta della didattica a distanza. Sempre a maggio stanziati 1,5 milioni di euro per la realizzazione realizzazione di interventi urgenti atti a favorire la mobilità urbana in risposta all’emergenza sanitaria COVID 19. Il sostegno è diretto ai comuni perché realizzino progetti di mobilità ciclabile e sostenibile in Ambito Urbano.
A fine luglio, approvata la legge numero 78 recante “Disposizioni per la realizzazione di interventi edilizi di tipo sperimentale in materia di alloggi sociali a seguito dell’emergenza COVID19”, con la quale si autorizza la sottoscrizione di quote del Fondo Housing Toscana InvestiRE S.g.r. s.p.a., per un valore di due milioni di euro,per la realizzazione di interventi sperimentali in materia di alloggi sociali a seguito dell’emergenza da Covid-19, con caratteristiche tali da garantire spazi per il distanziamento e eventuali quarantene in sicurezza.
Fra luglio ed agosto stanziati, da Consiglio regionale e da Giunta regionale, complessivamente oltre 4 milioni di euro per il sostegno alle società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi pubblici e privati a parziale ristoro dei costi comunque sostenuti nella gestione degli impianti durante i mesi del lockdown e per consentire loro di fa ripartire l’attività sportiva.
Nel mese di agosto, riprogrammate le risorse non utilizzate dei fondi strutturali, liberando 264 milioni per fronteggiare la crisi derivante dall’emergenza Covid-19: 115 milioni per il sostegno all’accesso al credito agevolato e per contributi a fondo perduto a beneficio del sistema delle imprese; 5 milioni di euro per i primi interventi a sostegno degli operatori turistici particolarmente colpiti dalla crisi; altri 60 milioni per il sistema sanitario regionale.
Cosa vogliamo fare
Potenziare ulteriormente la risposta del sistema sanitario all’eventuale ritorno di situazioni critiche, attraverso l’utilizzo delle consistenti risorse provenienti dall’Unione Europea, ordinarie e straordinarie (2 miliardi di euro da Recovery Fund e MES).
Prosecuzione nel sostegno alle imprese, con particolare riguardo ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e non adeguatamente coperti da interventi dello Stato, come il settore turistico e quello della ristorazione.
Accelerazione nel completamento della copertura del territorio con banda ultra larga, al fine di garantire piena accessibilità, da tutte le parti della Toscana, ai servizi digitali, per agevolare il rapporto di cittadini ed imprese con la pubblica amministrazione e consentire pari opportunità di accesso alla didattica e alla formazione a distanza.