Approvata dalla Regione la programmazione di attività della Rete Regionale Codice Rosa per le annualità 2021-2023. La Rete Regionale Codice Rosa è stata istituita dalla Regione nel dicembre 2016, con lo scopo di offrire alle persone vittime di violenze ed abusi un aiuto pronto e tempestivo, articolato e complesso.

La Rete Regionale Codice Rosa, in analogia alle reti tempo dipendenti, assicura – mediante i ‘nodi’ che la compongono – l’erogazione di risposte in emergenza e la successiva immediata presa in carico, alle persone vittime di violenze ed abusi, attraverso sicure e precise sinergie tra strutture ospedaliere e servizi territoriali per garantire il supporto sanitario, sociale e psicologico e l’attivazione dei servizi territoriali.

È accertato che in questo ultimo anno lo sviluppo della pandemia da Covid 19 ha visto un aumento delle conflittualità relazionali, innalzando il pericolo dell’escalation di violenza che caratterizza le situazioni di violenza domestica. Questa situazione, inoltre, ha, purtroppo, aumentato la distanza dal servizio del Pronto Soccorso, al quale in tutta la prima fase della pandemia è stato sconsigliato di rivolgersi per le misure di contenimento del contagio.

Proprio per affrontare questa nuova eccezionale situazione, il Comitato Regionale Codice Rosa ha predisposto un piano di azione per ribadire la continua operatività della Rete regionale ad offrire supporto e via d’uscita alle persone vittime di violenza.

Anche se il Pronto Soccorso rimane – purtroppo, in ragione delle necessità di cure per chi è vittima di violenza domestica – lo snodo cruciale della presa in carico delle vittime di violenza, con l’immediata attivazione della rete territoriale, in modo da garantire una pronta accoglienza nelle 72 ore successive all’evento in emergenza, riducendo i tempi di permanenza impropri presso la struttura sanitaria. In questi anni, infatti, le Aziende sanitarie, su indicazione regionale, hanno attivato accordi e convenzioni con strutture specifiche perché si possa offrire la necessaria accoglienza entro proprio le prime 72 ore. Un aspetto fondamentale perché le vittime di violenza domestica possano uscire da questo incubo (QUI il programma).