La vicenda del reddito di cittadinanza conferma l’incapacità di questo Governo a gestire i problemi del Paese.
Alla necessaria revisione dello strumento, perché intervenisse nelle situazioni di effettivo bisogno accompagnando all’occupazione chi ha le condizioni per poter lavorare, si è preferito una drastica, brutale cesura taglia costi, utile solo a finanziare qualche promessa elettorale. Lasciando sule spalle dei sindaci il problema della gestione di situazioni id oggettiva difficoltà.
L’esecutivo Meloni sta dimostrando l’incapacità di esercitare la funzione di governo: la rimodulazione del PNRR, con il taglio delle risorse per la difesa idrogeologica e la sanità territoriale ne è l’ulteriore conferma.
Che dire, poi, della non gestione dei migranti: anziché rispondere alle richieste del mondo dell’impresa, che chiede di regolarizzare flussi migratori nella quantità necessaria alla nostra economia, e al bisogno di incremento demografico del Pese, la destra ha risposto soltanto con la inumana ‘giostra’ dei porti di sbarco e con l’ostracismo ad un’accoglienza diffusa, unica dimostrata soluzione al problema degli sbarchi che evita l’incremento della criminalità e del degrado urbano.
È un governo che manca di capacità di concretezza, questo. E che con la concretezza deve essere contrastato e mandato a casa il prima possibile.
Per questo ritengo che la due giorni di Cesena, organizzata da Stefano Bonaccini sotto l’insegna di “Energia Popolare”, rappresenti uno spartiacque fondamentale perché il PD riesca a passare dalla fase di enunciazione dei temi alla loro declinazione in proposta oggettiva e sostenibile. Lì, davvero, ho avuto la percezione di un rinnovato entusiasmo per un’iniziativa del PD che abbia la solidità della concretezza. Trovata nella lezione di Romano Prodi, come nelle parole del Sindaco Giorgio Gori, dedicate proprio alla questione migratoria.
Più il PD saprà stare sul piano dei problemi reali del Paese, più facile sarà chiudere questa pagina della storia politica italiana. Una storia che, più che pericolosa, appare molto, molto dannosa.