Unanimità per la mozione presentata da me e dal collega Sostegni, presidente della Commissione sanità che si occupa anche del terzo settore, in favore dei circoli ricreativi, la cui stessa sopravvivenza, come denunciato dai presidenti regionali di ACLI e ARCI, è a rischio, a causa delle restrizioni imposte dal Covid.

Sono circa quindicimila i circoli attivi nella nostra regione, e stanno vivendo momenti difficilissimi, non potendo svolgere la loro attività in presenza in favore dei soci e avendo dovuto rinviare la campagna associativa, proprio per la difficoltà di raggiungerli. Benché il governo nazionale sia intervenuto con il decreto ‘ristori bis’ a finanziare con 70 milioni di euro l’apposito fondo per il terzo settore, la situazione rimane critica.

La mozione approvata chiede che la Regione si attivi subito per chiedere al Governo di autorizzare anche i circoli sociali e ricreativi delle regioni in zona gialla ha somministrare presso le loro sedi alimenti e bevande in favore dei soli soci, consentendo loro quanto già giustamente previsto per bar e ristoranti.

L’attività di ristorazione è infatti una fonte importante di finanziamento per queste strutture così fondamentali per il mantenimento di un presidio sociale e culturale in zone della Toscana spesso periferiche o marginali. Il solo asporto, per strutture come i circoli non risulta infatti né agevole da organizzare, né, tanto meno, economicamente conveniente.

Il Consiglio ha inoltre impegnato la Giunta regionale ad attivare tutte le autonome iniziative possibili per sostenere la sopravvivenza dei circoli. Iniziative che, a mio avviso, potrebbero tradursi anche nell’affidamento, in nome del principio di sussidiarietà, di funzioni e servizi pubblici da erogare ai cittadini, sfruttando proprio la capillarità della loro rete nel territorio.

Per avere il quadro dettagliato della situazione in cui versano i circoli in Toscana, la Commissione Sanità svolgerà apposite audizioni delle loro associazioni di rappresentanza, mentre all’Ufficio di Presidenza dell’assemblea legislativa regionale è stato attribuito il compito di coinvolgere la Copas, la Conferenza Permanente delle Autonomie Sociali, organismo istituito presso il Consiglio.

Non possiamo far morire i circoli, perché non solo morirebbe un pezzo della nostra storia, ma verrebbe meno un servizio essenziale alla vivibilità di tante zone della Toscana (qui il testo della mozione).